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Reflui zootecnici: soluzioni ecologiche per la gestione

03 febbraio 2025

Cosa sono i reflui zootecnici e come possono essere gestiti e trattati in modo sostenibile

Nel settore agricolo e dell’allevamento, uno degli aspetti più importanti è quello della raccolta, gestione e trattamento dei reflui zootecnici. Questi sono la risultante degli allevamenti, soprattutto intensivi, di bestiame. 

Trattarli in modo adeguato è fondamentale, sia per poterli disporre e smaltire nel modo giusto, senza disperderli nell’ambiente, sia per non sprecare risorse (economiche, idriche) sia perché, grazie alle più moderne tecnologie e impianti di trattamento, questi reflui possono essere trasformati e riutilizzati. Ad esempio, in biogas.

Scopriamo insieme cosa sono e come vengono trattati questi reflui.

 

Cosa sono i reflui zootecnici?

I reflui zootecnici (detti anche “effluenti zootecnici”) sono quell’insieme di scarti solidi e liquidi provenienti dagli allevamenti di animali domestici e da fattoria. Generalmente, si tratta di resti di mangimi e alimenti, deiezioni solide e liquide e acque usate per abbeverare o per lavare gli animali.

 

Negli allevamenti medio-piccoli, quindi con una quantità piuttosto limitata di bestiame, i reflui zootecnici sono generalmente presenti sotto forma di letame; il loro smaltimento non è un grande problema, in quanto vengono usati come fertilizzante. 

Negli allevamenti di grandi dimensioni, e in quelli intensivi, viene invece prodotta un'eccessiva quantità di reflui zootecnici che non possono essere riutilizzati come fertilizzante. Il rischio è quindi che diventino agenti inquinanti, se non smaltiti correttamente, che potrebbero contaminare il suolo e le acque superficiali.

Proprio per questo motivo esiste una specifica legislazione per il trattamento e la gestione dei reflui zootecnici: il D.Lgs. 152/2006.

 

Come vengono trattati i reflui zootecnici

Prima di capire come vengono trattati e gestiti i reflui zootecnici, dobbiamo tenere in conto una distinzione fondamentale, ovvero quella basata sulla palabilità. Questa è la capacità dei reflui di essere trattati come materiali solidi o fluidi/liquidi, a seconda della quantità di sostanza secca che contengono. Si distinguono quindi:

  • effluenti palabili: contengono una quantità consistente di sostanza secca, tendono a essere più solidi e possono quindi essere spostati “con la pala”. Sono perciò gli scarti solidi, come letame, i fanghi di depurazione, la pollina essiccata e il compost derivante dai reflui;
  • effluenti non palabili: contengono basse concentrazioni di sostanze secche e sono quindi più liquidi. Sono i reflui fluidi, come i liquami e i liquiletami. Questi poi, non potendo assumere una forma stabile, devono essere inseriti in appositi contenitori.

Lo stoccaggio per il successivo smaltimento dei reflui zootecnici non palabili (perciò soprattutto liquami) può avvenire in diversi modi. Quelli più diffusi ed efficaci sono:

  • Vasche interrate. Sono un ottimo metodo di raccolta anche se possono essere più scomode da realizzare rispetto ad altre soluzioni. Infatti, richiedono un grosso spostamento di terra, e devono essere protette da una recinzione anticaduta con cancelli per l’introduzione di miscelatori e tubazioni;
  • Vasche fuori terra: sono una soluzione più pratica, comoda e immediata rispetto alle vasche interrate; tuttavia, necessitano comunque di un contenitore interrato di raccolta, il pozzetto di sollevamento, e della realizzazione di un'apposita attrezzatura per il carico dei reflui. Possono essere realizzate in calcestruzzo o in acciaio zincato;
  • Cisterne flessibili. Hanno un’ampia capacità e possono essere montate, smontate e spostate a piacimento;
  • Lagune in terra battuta: rispetto alle vasche sono più difficili da gestire e necessitano di una maggiore occupazione del suolo e di un ampio impiego di operai addetti alla manutenzione degli argini.

 

Le soluzioni più innovative: trasformazione in biogas

Una soluzione che sta prendendo sempre più piede nelle grandi aziende agricole e di allevamenti è quella degli impianti per il biogas e biometano. Questi impianti permettono infatti di raccogliere, gestire e trasformare il biogas ottenuto dalle deiezioni animali, così da trasformarlo in una fonte d’energia sostenibile e che riduce gli sprechi e gli agenti inquinanti dati da allevamenti intensivi.

Il biogas è una miscela gassosa ottenuta dalla digestione anaerobica e dalla decomposizione di materiale organico - proprio come i reflui zootecnici e i suoi sottoprodotti

In un impianto biogas i reflui provenienti da allevamenti intensivi vengono convogliati in un apposito fermentatore. Poi, usando speciali tramogge, vengono eventualmente integrate biomasse come: 

  • scarti dell'industria agroalimentare
  • vegetali e sottoprodotti agricoli - come mais, frumento, sorgo e granella.

La sostanza organica viene poi immessa nell’impianto in assenza di ossigeno e a temperatura controllata. In questo modo i 4 ceppi batterici simbiotici possono degradare le lunghe catene organiche fino alla produzione di composti semplici come il metano. Questa biodegradazione della massa organica è chiamata “digestione anaerobica”.

Il biogas può essere poi raffinato e purificato in impianti biometano. Il biometano (metano 99 %) ha condizioni e caratteristiche di utilizzo corrispondenti a quelle del metano: può essere stoccato, trasportato o essere immesso nella rete del gas naturale o utilizzato per la produzione di energia elettrica in gruppi di cogenerazione.

 

Gli impianti e le soluzioni proposte da IDRO Group

IDRO Group ha maturato una grande esperienza nella progettazione e realizzazione di impianti specifici per il settore agricolo e zootecnico.

Oltre alla realizzazione di vasche per la raccolta dei reflui zootecnici, infatti, il gruppo progetta e fornisce anche soluzioni su misura per le esigenze dei moderni allevamenti e aziende agricole, come impianti di deodorizzazione e impianti di produzione di biogas.

Idro Group, infatti, progetta e realizza impianti per la produzione di biogas da scarti agricoli o zootecniche, di varie potenzialità, da 50kW fino ai 1000kW.

Questo consente alle aziende agricole di valorizzare gli scarti e ridurre il costo dello smaltimento. Tra le soluzioni di Idro vi sono inoltre gli impianti di desolforazione per l'upgrading al biometano.

La pluriennale esperienza del gruppo nel settore e il team altamente specializzato consentono a Idro di identificare la soluzione ottimale in risposta alle specifiche peculiarità dell' azienda agricola. Per saperne di più, non esitate a contattarci.

 

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