Cosa sono e come si realizzano questi due importanti principi
Da qualche anno ormai sono entrate in vigore, in diverse regioni italiane,specifiche normative per ottemperare al principio dell’invarianza idraulica. Rifacendosi alla direttiva CE 2007/60, questo principio è pensato per aumentare la tutela del territorio nell’eventualità di determinati interventi di urbanizzazione, riducendone l’impatto sia a monte che a valle, tutelando in più la sicurezza dei cittadini.
L’invarianza idraulica è il principio in base al quale le portate massime di deflusso meteorico scaricate dalle aree urbanizzate nei ricettori naturali o artificiali di valle non sono maggiori di quelle preesistenti all’urbanizzazione.
L’invarianza idrologica è il principio in base al quale non solo le portate, ma anche i volumi di deflusso meteorico non debbano essere maggiori di quelli preesistenti.
Se infatti una superficie naturale viene urbanizzata e se, in tutto o in parte, il terreno viene impermeabilizzato, se ne riduce la superficie permeabile e di conseguenza si viene a ridurre la quantità d’acqua che viene assorbita dal terreno, si riducono i volumi naturali d’invaso e si riduce il tempo di corrivazione, ovvero il tempo che impiega l’acqua a ruscellare verso il recapito finale. Tutto questo genera un aumento importante delle portate defluenti e può portare all’esondazione dei ricettori finali (ruscelli, torrenti, fiumi), non essendo più in grado di far defluire correttamente la portata.
Per evitare questi fenomeni, la Legislazione impone di perseguire l’invarianza idraulica e idrologica delle trasformazioni d’uso del suolo che avvengono, ad esempio, in caso di:
Per evitare il verificarsi di tali fenomeni, come l’esondazione dei ricettori finali, la Legislazione impone di perseguire l’invarianza idraulica e idrologica delle trasformazioni d’uso del suolo e di conseguire, tramite la separazione e gestione locale delle acque meteoriche a monte dei ricettori, la riduzione quantitativa dei deflussi, il progressivo riequilibrio del regime idrogeologico e idraulico e la conseguente attenuazione del rischio idraulico, nonché la riduzione dell’impatto inquinante sui corpi idrici ricettori tramite la separazione e la gestione locale delle acque meteoriche non esposte a emissioni e scarichi inquinanti.
Nello specifico, l’invarianza non prevede alcun tipo di trattamento delle acque meteoriche, ma solo una loro volanizzazione, proprio per evitare l’esondazione del ricettore finale (ad esempio fognatura, fiume, torrente) e che comprometterebbe il regime idraulico.
Le Legislazioni Comunitarie, Nazionali e Regionali recepiscono il principio dell’invarianza idraulica a tutela dell’ambiente e dei cittadini con l’emanazione di Direttive e Norme che impongono una maggiore attenzione per la difesa del suolo. Vengono, per esempio, definiti i volumi di stoccaggio che devono essere mantenuti, prima e dopo l’intervento di urbanizzazione - volumi che dipendono dal corso d’acqua dove vanno a defluire le acque meteoriche. Alcune delle principali direttive sono, ad esempio:
Al fine di mantenere l’invarianza idraulica e idrogeologica, IDRO GROUP propone una vasta serie di servizi e di sistemi dedicati:
Le soluzioni e i servizi IDRO sono rivolti a tutti coloro che operano in settori di progettazione e costruzione edilizia, che predispongono interventi di urbanizzazione che devono quindi seguire i principi di invarianza idraulica e idrologica, come ad esempio:
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