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CLIENTE: FACCHETTI Impianto di filtrazione su sabbia e carbone attivo, di acque provenienti dal dilavamento di piazzali

Le acque di dilavamento delle superfici su cui stazionano o passano gli autoveicoli, quali ad esempio stazioni di servizio, piazzali asfaltati di parcheggio auto, piazzali di demolizione auto, autorimesse coperte, autolavaggi, raccolgono residui presenti sul suolo. Tali residui possono essere classificati come sabbia, terriccio, oli minerali dovuti a perdite accidentali dalle autovetture, perdite accidentali di combustibili liquidi (tipico dei distributori di carburanti), tensioattivi e schiumogeni derivanti dalle operazioni di lavaggio. 

Tali residui, prima dello scarico, devono essere separati dalle acque per mezzo di appositi impianti per evitare l’inquinamento del recapito finale e/o rendere possibile il riutilizzo delle acque. 

Le acque vengono raccolte in vasche prefabbricate adibite a separazione e disoleazione, provviste di opportuni filtri a coalescenza e di otturatore a galleggiante che ne impedisce la fuoriuscita di oli anche quando la camera grassi è colma. Dopo un primo trattamento l’acqua viene fatta pervenire per gravità in un settore di accumulo e da qui l’acqua viene sollevata ad un impianto di filtrazione su sabbia e carboni attivi della serie STF e quindi inviata allo scarico. Tutte le sezioni di dissabbiatura/disoleatura/accumulo e sollevamento sono realizzate all’interno della stessa vasca in cui sono realizzati setti verticali di separazione tra una sezione e la successiva.

L’impianto di filtrazione è realizzato totalmente con materiali immarcescibili.

Località: CREDERA (CR)

Cliente: concessionaria macchine agricole con officina annessa

Tipologia di Progetto: trattamento acque provenienti da dilavamenti di piazzali. 

Fonte di acqua: acqua di rete utilizzata per il dilavamento di piazzali

Tipologia di trattamento: separativo e filtrazione

Capacità: 750 lt/ ora

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